IL GIRO DI DO : ARMONIZZAZIONI DELLE SCALE

 

Come abbiamo già visto nell'approfondimento sulla successione I-IV-V-I, questa sequenza si presta a molte variazioni dettate a volte non solo da cambi di accordi ma anche da inserimenti di nuovi tra quelli già esistenti; una sequenza delle più usate è quella denominata giro di do e la si ottiene aggiungendo tra il I e il IV grado (della successione) l'accordo perfetto minore che si costruisce sul VI grado della scala maggiore.

Ovviamente si possono fare tantissime combinazioni ma la più usata è questa anche perchè ha un basso più coerente.

Questo giro contiene:

- l'accordo sulla tonica (nell'esempio Do maggiore);

- l'accordo della tonalità minore relativa (La minore);

- gli accordi delle 2 tonalità più vicine nel circolo delle quinte (Fa maggiore e Sol maggiore);

Lo si può arricchire (come abbiamo già visto) anche aggiungendo dopo l'accordo sul IV grado quello sul II (che a volte si usa anche al posto di quello sul IV) così da finire con formula di cadenza perfetta II-V-I.

Andiamo a vedere!

             I                         VI                        IV                        II                         V                          I

           Do                       La-                      Fa                       Re-                     Sol                       Do


Gli accordi sono stati posizionati nella 3ª posizione melodica appunto per vedere il movimento coerente che ha il basso fondamentale (note rosse): scende sempre di 3ª (nei primi 3 passaggi... poi risolve con cadenza perfetta);

questa successione appare più equilibrata appunto perchè si alternano accordi perfetti maggiori con accordi perfetti minori.

Il tutto si può rendere ovviamente anche nel modo minore (prendendo gli accordi dall' armonica per via della cadenza perfetta finale):

             I                         VI                        IV                        II                         V                         I 

           La-                      Fa                       Re-                   Sidim                     Mi                       La-


Sia la formula in maggiore che quella in minore di questa variazione del giro di Do, crea una struttura sopra la quale si possono fare ulteriori inserimenti tra una nota e l'altra seguendo il principio che il basso più legato (congiunto) è e meglio è per l'armonia in sè!

Visto che il basso scende sempre di 3ª in 3ª (che sul pianoforte vuol dire un tasto si e uno no), proviamo ad inserire le note mancanti in modo tale che il basso suoni materialmente le note della scala (fino al salto della cadenza perfetta finale);

Si può per esempio costruire delle triadi su queste note considerandole come basso fondamentale, oppure costruirci degli accordi considerandole come rivolti di questi accordi;

vediamo il primo caso (in maggiore):

                I               VII             VI               V               IV               III              II                V                I

              Do           Sidim          La-            Sol              Fa              Mi-           Re-            Sol             Do


In questa successione appaiono almeno una volta tutti gli accordi che si ottengono armonizzando una scala maggiore.

Un altro modo è considerare l'accordo che si inserisce come dominante dell'accordo precedente.

E' evidente che per far sí che íl basso rimanga congiunto bisognerà usare la tecnica dei rivolti.

Vediamo:

              I               V              VI              III              IV              I               II               V               I

            Do            Sol             La-           Mi-            Fa            Do            Re-           Sol            Do


Gli accordi in rosso sono quelli inseriti e corrispondono agli accordi di dominante degli accordi precedenti:

- Sol è l'accordo di dominante di Do,

- Mi- è l'accordo di dominante di La- (sarebbe Mi maggiore ma in questo caso ragioniamo solo con

   le note della scala maggiore!)

- Do è l'accordo di dominante di Fa.

Se l'accordo di dominante della cadenza perfetta finale venisse reso come accordo di 7ª di dominante (con l'aggiunta del Fa) conterrebbe in questo caso le note Si-Re-Fa (accordo sul VII grado) e quindi, anche in questa successione, apparirebbero tutti gli accordi che incontriamo nell'armonizzazione di una scala maggiore.

Si potrebbe tradurre questa successione anche riassumendola come una sequenza di salti di 5ª e 2ª degli accordi: infatti da Do a Sol è un salto di 5ª, da Sol a La è un salto di 2ª, da La a Mi è un salto di 5ª, da Mi a Fa è un salto di 2ª, da Fa a Do è un salto di 5ª e infine da Do a Re è un salto di 2ª!

 

Quindi, in questo caso, gli accordi inseriti sono tutti nello stato di 1ª rivolto con la 3ª al basso.

Ovviamente si puo' eseguire questa sequenza anche facendo fare al basso i salti reali, rendendo tutti gli accordi allo stato fondamentale.

P.S.

Questa successione è usatissima in tutti i tipi di generi... è per esempio la successione si Alba Chiara di Vasco Rossi!


Un altro modo è considerare gli accordi inseriti come accordo di dominante degli accordi successivi (creando quindi tutte cadenze imperfette, visto che gli accordi sono sottoforma di rivolto)!

In questo caso però useremo la mano sinistra per il basso e la destra per l'accordo ed useremo tutti accordi di 7ª di dominante per rendere più piacevole l'effetto):

                 I                               VI                             IV                               II              V               I

               Do         Mi7/Si          La-       Do7/Sol       Fa          La7/Mi        Re-          Sol7          Do


Gli accordi inseriti (rossi) sono tutti accordi di 7ª di dominante dell'accordo successivo (Mi7/La-, Do7/Fa, La7/Re-); questa successione è molto bella ed interessante perchè ci regala note che non sono presenti nella scala di riferimento (Do#, Sib, Sol#) facendoci percepire come tanti piccoli cambiamenti di tonalità che in realtà sono passeggeri sia perchè si finisce con cadenza in Do maggiore, sia perchè il basso, rimanendo per grado congiunto e suonando tutte le note della scala, di fatto, a sensazione, áncora la tonalità a Do maggiore.

Quindi, in questo caso, gli accordi inseriti sono tutti nello stato di 2ª rivolto con la 5ª al basso.

Continuando con questo ragionamento si potrebbero trasformare tutti i passaggi V-I (Mi7/La-,Do7/Fa e La7/Re-) in formule di cadenze perfette, come ad esempio II-V-I (renderemo tutti gli accordi sul II e V grado con le loro 7ª naturali per realizzare un effetto ancora più bello):

Quest'ultima successione è la dimostrazione di come si possa trasformare il giro di Do (che è alla base di tutta la sequenza) in un giro più ricco ed interessante a livello armonico, creando delle vere e proprie armonie sulle quali poter costruire delle melodie più complesse.

Ovviamente ogni cadenza perfetta può risolversi sia sull'accordo maggiore che sul suo rispettivo minore (visto che l'accordo di 7ª di dominante è sempre lo stesso per i 2 modi) e quindi anche modulare con facilità andando verso altre tonalità (esempio: il Si.7/5-/Mi7 potrebbe risolvere in La maggiore e non minore, il Sol-7/Do7 potrebbe risolvere su Fa minore e non maggiore, ecc, ecc.).

Il tutto ci dà l'idea generale di quante possibilità creative ci sono in musica, infatti le combinazioni potrebbero essere tantissime!

Infine, un altro modo per armonizzare una scala maggiore (ma in questo caso non con la struttura portante del giro di Do) è far sì che il basso faccia sempre salti di 4ª (e anche in questo caso ci si presenteranno tutti gli accordi presenti nell'armonizzazione della scala):

                 I                 IV              VII                III               VI                II                V                 I

Tutto quello detto finora in maggiore ovviamente vale per il minore... vediamo i principali passaggi:


- Armonizzazione della scala minore di La scendendo con il basso per grado congiunto e costruendo triadi su ogni grado (ricordandoci di prendere l'ultimo accordo sul V grado dalla scala minore armonica, indispensabile per rendere la cadenza perfetta finale):

              I               VII            VI              V               IV              III              II              V                I

             La-           Sol            Fa             Mi-            Re-           Do         Sidim         Mi7             La-


- Armonizzazione della scala minore di La con il basso congiunto considerando gli accordi inseriti sottoforma di 1ª rivolto e accordi di dominante dell'accordo precedente (salti per quinta e seconda con rivolti):

                 I               V              VI             III             IV               I               II              V               I

                La-           Mi-           Fa            Do            Re-           La-        Sidim          Mi7           La-


- Armonizzazione della scala minore di La con il basso congiunto considerando gli accordi inseriti sottoforma di 2ª rivolto e accordi di 7ªdi dominante sottoforma di rivolto dell'accordo successivo (creando cadenze imperfette):

                La-        Do7/Sol      Fa           La7/Mi        Re-       La-/Do      Sidim         Mi7            La-

Gli accordi inseriti rossi sono i naturali accordi di 7ª di dominante degli accordi successivi in stato di 2ª rivolto, ma l'accordo arancione (La minore) è nello stato di 1ª rivolto e non è l'accordo di 7ª di dominante di quello successivo e questo perchè quello successivo (Sidim) non è un accordo consonante ma dissonante (non è nè perfetto maggiore nè perfetto minore) e quindi non gli si può costruire sopra una 7ª di dominante!

Da notare che, se si fosse preso l'accordo dalla scala minore melodica, il Sidim si sarebbe trasformato in Si- che ha come accordo di 7ª di dominante Fa#7 (Fa#/La#/Do#/Mi) dove la sua quinta nota (da mettere al basso per la regola di questa successione) sarebbe stata Do# e non Do... quindi suonando al basso Do# al posto di Do normale avremmo potuto chiudere con Fa#7 nello stato di secondo rivolto con al basso il Do# (al posto del La giallo), Si minore, Mi7 e alla fine magari La maggiore visto che la successione Si-/Mi7/La è la formula di cadenza perfetta II-V-I nella tonalità di La Maggiore!

Provate e vedete che bel passaggio armonico ne esce fuori!!

P.S.

Se avessimo continuato a ragionare considerando la nota del basso come 5ª di un accordo di 7ª di dominante, avremmo incontrato Fa7 (dove il Do è la 5ª) ma in questo caso saremmo usciti fuori di tonalità visto che Fa7 è la 7ª di dominante di Sib e dopo non c'è Sib ma Sidim (o al massimo Si-, come abbiamo gia visto)!


- Armonizzazione della scala minore di La usando successioni di formula di cadenza perfetta (II-V-I):

                      La-      Sol-7      Do7       Fa      Midim7    La7        Re-       La-     Sidim       Mi7        La-

                                    II            V           I            II          V             I

                              (pensandolo già          (pensandolo già

                               in Fa Maggiore)           in Re Minore)

Ovviamente vale anche qui il discorso dell'accordo giallo di La minore, visto che su  Sidim non si può costruire preventivamente una successione II-V-I non essendo un accordo consonante.


- Armonizzazione della scala minore di La facendo fare salti di 4ª al basso:

                      I                IV               VII              III                VI               II                V                 I

Come accade nel modo maggiore, questa successione fatta di salti di 4ª al basso (La-Re/Re-Sol/Sol-Do/Do-Fa/Fa-Si/Si-Mi/Mi-La) non riguarda la struttura del giro di Do visto nel modo minore (come è stato fino ad adesso) ma grazie a questa usatissima successione possiamo apprezzare tutti gli accordi che ottieniamo armonizzando la scala di La minore (ricordandoci che l'accordo sul V grado lo prendiamo dall'armonica/melodica per permettere la cadenza perfetta finale).

Ricordiamo come sempre che nel modo minore, avendo a disposizione la scala minore melodica con il VI grado alterato di un semitono in senso ascendente, si potrebbero fare infinite modifiche a questi giri, inserendo accordi nuovi come Re maggiore o Si minore.


Andiamo ora a parlare di modulazione!

FINE LEZIONE - IL GIRO DI DO: ARMONIZZAZIONI DELLE SCALE

P.S.

 

Per chi volesse approfondire gli argomenti or ora trattati può farlo attraverso il mio testo "CORSO DI COMPOSIZIONE"; vai alla presentazione cliccando la copertina!

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