APPROFONDIMENTO - GLI ACCENTI


I tempi che compongono una battuta (e che sono uguali per tutte le altre battute salvo cambiamenti di tempo in corso) hanno per convenzione naturale un certo tipo di accento e questo accento può essere o forte, o mezzoforte oppure debole.

In pratica ogniqualvolta  si incontrerà in una battuta un tempo con l'accento forte si dovranno suonare le note di quel tempo "più forte" delle altre, con l'accento mezzoforte un pochino di meno del forte... e infine con l'accento debole ancora meno forte!

Ovviamente ho detto "si dovranno suonare" ma in realtà avrei dovuto dire "si dovranno pensare" come più forti e più deboli di altre, perchè in pratica è  un'indicazione stilistica quella che si ricava dagli accenti, come un andamento ritmico che deve essere rispettato perchè è la volontà del compositore ma che non deve essere eseguito come per sottolineare "con forza" i differenti accenti.... si deve farli intendere, devono essere quasi sottintesi nell'esecuzione!

Andiamo con ordine e tutto sarà più chiaro!

Se in una battuta ci sono 2 tempi (misura binaria, per es.. 2/4) gli accenti saranno:

- forte per il primo

- debole  per il secondo

Se invece sono 3 tempi (misura ternaria, per es.:3/4) gli accenti saranno:

- forte per il primo

- debole per il secondo

- debole per il terzo

 

Questo accade per esempio per i valzer che nel loro tipico andamento ritmico hanno questa successione di accenti (ripetuti in tutte le battute ovviamente!).

Infine se si hanno 4 tempi (misura quaternaria, per es.:4/4) gli accenti saranno:

- forte  per il primo

- debole per il secondo

- mezzoforte per il terzo

- debole  per il quarto

 

Spesso si suole (erroneamente) intendere una battuta a 4 tempi come un "doppio" di una battuta a 2 tempi dimenticando spesso la differenza (se pur minima) tra il forte del primo tempo e il mezzoforte del terzo;

Tutti gli accenti or ora spiegati si chiamano principali perchè regolano l'accento della figura principale di riferimento che rappresenta un singolo tempo, ovvero il denominatore della frazione (in un tempo di 3/4, per es., gli accenti ci dicono che se teoricamente avessimo 3 semiminime, la prima sarebbe forte, la seconda e la terza invece sarebbero deboli).

Se dovessimo incontrare delle suddivisioni di tali figure avremmo gli accenti secondari di I grado (se la suddivisione è una):

Nell'esempio di 3/4 se incontrassimo delle crome (prima suddivisione della semiminima) avremmo gli accenti suddivisi anch'essi in forte-debole!

3 semiminime= forte-debole-debole (accenti principali)

6 crome= forte/debole-forte/debole-forte/debole (accenti secondari di I grado)

Stesso ragionamento verrà fatto con una teorica suddivisione successiva (12 semicrome) ed in questo caso si avranno invece gli accenti secondari di II grado.

Fatta questa premessa sulle suddivisioni siamo ora in grado di poter capire che cos'è un suono sincopato!

Un suono sincopato è un suono che ha inizio su un accento debole di qualsiasi ordine di suddivisione e che viene prolungato sull'accento forte dello stesso ordine. Viene eseguito forte.

 

La prima battuta è                                          F                        F     D       F        D

la semplificazione della seconda                        


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